Come scrivere una Terza Rima

La Terza Rima è una forma poetica composta da tre versi interconnesse. Non c'è nessun metro set ma pentametri giambici (dieci sillabe) sono usato solitamente. Può esistere come molti strofe come desiderato. L'ultima strofa può essere un distico o singola riga cui ultima parola fa rima con quello della seconda linea di ultima strofa precedente. La rima di ogni strofa è collegata alla stanza precedente con uno schema di rima di a/b/a b/c/b c/d/c d/d o d Terza Rima fu creato dal poeta italiano, Dante Alighieri, con la sua "Divina Commedia". Si ritiene che potrebbe essere stata influenzata dai trovatori, poeti di mezza età, con la loro forma lirica, il sirventes. Si ritiene inoltre che il modello di tre-line può rappresentare la Santa Trinità. Altri poeti italiani, tra cui Petrarca e Boccaccio, utilizzato la Terza Rima. Geoffrey Chaucer fu il primo poeta inglese a farlo con il suo lavoro, "Denuncia alla sua signora". È stato anche usato da Milton, Byron e Shelley. Alcuni poeti del Novecento che ha usato includono William Carlos Williams e S. Eliot. La Terza Rima è ancora oggi molto popolare. Segue un esempio ogni riga tra parentesi.

Istruzioni

Istruzioni

• Iniziare la Stanza 1.

• Scrivere una riga con dieci sillabe. (che cosa si nasconde tra le ombre della mente)?

• Scrivere la riga due con dieci sillabe. (vogliamo sapere ogni dettaglio?)

• Scrivere la riga tre con dieci sillabe e un'ultima parola che fa rima con l'ultima parola della linea uno. (ciò che troviamo sempre sarà bello e gentile?)

• Iniziare la Stanza 2.

• Scrivere la riga quattro con dieci sillabe e un'ultima parola che fa rima con l'ultima parola della riga due. (forse meglio lasciarlo dietro un velo)

• Scrivere la riga cinque con dieci sillabe. (in modo sicuro nascosto lontano dal pensiero e dalla vista)

• Scrivere la riga 6 con dieci sillabe e un'ultima parola che fa rima con l'ultima parola della linea due. (ci piace pensare che il bene prevale sempre)

• Iniziare la Stanza 3.

• Scrivere la riga sette con dieci sillabe e un'ultima parola che fa rima con l'ultima parola della linea cinque. (a volte la verità non è sempre così brillante)

• Scrivere la riga otto con dieci sillabe e un'ultima parola che fa rima con l'ultima parola della riga 5. (ciò che non conosciamo non può farci del male, giusto?)